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[Ma anche no] Maschera nutriente vellutante Geomar

Adoro le maschere per il viso: ne provo di tutti i tipi e ogni tanto me le produco anche da sola.
Lo trovo un momento rilassate, in cui la mia pelle si rigenera ed io mi rilasso.
In uno dei miei tanti test, ho provato una maschera idratante GEOMAR, incuriosita dalle tante novità che questo marchio sta proponendo.
GEOMAR per me è sinonimo del meraviglioso thalasso-scrub: ottimo, efficace e venduto quasi ad un quarto del prezzo del suo fratello maggiore, il celebre prodotto Collistar.

Forte di questo successo e ammaliata dal burro di karitè contenuto all’interno, non ho esitato un attimo a provare la maschera viso nutriente e vellutante che promette di idratare e ridare luminosità alla pelle in soli 5 minuti.
Ovviamente non è il miracolo che mi aspettavo ma ho steso fiduciosa questa crema piuttosto densa da tenere in posa brevemente e poi rimuovere con una velina, senza risciacquare.

Il risultato non è stato quello sperato: appena stesa, la maschera mi ha provocato un bruciore piuttosto intenso alla pelle che è continuato, anche se riducendosi progressivamente d’intensità, per tutto il successivo tempo di posa.
Stoicamente ho resistito al fastidio, consapevole del fatto che io non soffra di particolari allergie.
Alla fine la pelle era morbida ma decisamente arrossata e la sensazione di bruciore permane anche dopo la rimozione del tutto.

Un altro dettaglio non di poco conto è il profumo fortissimo e molto persistente. Un profumo, a mio avviso, chiaramente artificiale e decisamente eccessivo per un prodotto da applicare sul viso. Tanto da diventare fastidioso.

Ho usato entrambe le bustine monodose a distanza di tempo, la seconda proprio stamattina, ma il risultato resta il medesimo per cui, se state per acquistarla, il mio consiglio è: ma anche no.
E adesso perdonatemi ma vado a lavarmi le mani per la quarta volta nella speranza di togliermi questo profumo di dosso.

Miu Miu: Cammeo Capsule Collection

Alzi la mano chi, da bambina e non solo, non ha mai curiosato nei preziosi portagioie della nonna incantandosi con quelle meraviglie dal sapore antico.
Questa primavera Miu Miu ci porta indietro nel tempo con la sua rivisitazione in chiave pop di un grande classico della gioielleria: il cammeo.

Giallo, grigio, rosso, turchese: alla conchiglia o all’onice, usati tradizionalmente, Miuccia sostituisce coloratissime lastre di plexiglass.
La tecnica e la sapienza artigianale invece non variano. Le sottili lastre sono sovrapposte, incise e intarsiate a mano con metallo dorato.

Anche Tarina Tarantino aveva ripreso l’eleganza senza tempo del cammeo ma stavolta siamo di fronte a dei piccoli capolavori di design, montati in bracciali e collane con fasce di velluto nero a netto contrasto col finish lucido dei gioielli.

L’allure vintage con questo twist divertente e contemporaneo rende la capsule collection decisamente irresistibile.
Sarà in vendita a breve in tutti gli store Miu Miu e nella sezione jewels dello shop online.

Potete trovare questo articolo anche su FashionBlabla.it

Primavera sulle mani

  Lunghe o corte, monocrome o decorate, nude o coloratissime, mat o scintillanti. Ormai sono sempre più un vero accessorio e possiamo personalizzarle sempre purché siano curatissime: parliamo di unghie.

In linea con le ultime tendenze, la moda pastello coinvolge anche le mani e le tinge di colori morbidi e delicati. Rosa petal, verde menta, giallo limone, azzurro acquamarina: la nuova collezione make up di Dolce & Gabbana ruba le nuances ai prati in fiore e regala un’immediata sensazione di energia e buonumore.

  Anche Chanel omaggia la primavera e, con la sua collezione Harmonie de Printemps, dedica uno smalto ad ogni mese. Nessun luccichio e nessuna perlescenza: il colore puro la fa da protagonista. April è un delizioso ciliegia, May un morbido rosa a metà tra il fragola e il confetto e June un delicatissimo albicocca. Se invece volete letteralmente veder fiorire le vostre unghie, affidatevi ai nail patch di Sephora: Chinese Blossomè lo smalto adesivo a stampa floreale che, una volta applicato, necessita solo di un top coat per durare fino ad 11 giorni.

Non riuscite a lasciare le tonalità più fredde e cupe? Niente paura, Dior vi viene in soccorso con “Les Violets Hypnotiques”, la limited edition fatta di colori profondi, ipnotici e conturbanti tra il borgogna e il viola orchidea. Per chi vuole osare spazio ai riflessi scintillanti. Deborah, con la sua linea Shine Tech, lancia la collezione Scarabeo, fatta di colori cangianti e metallizate. Oro puro invece per CND e BarryM, perfetti sia su tutta l’unghia che per creare dettagli a contrasto.   Infine se vi sentite minimal o proprio non riuscite ad indossare smalti colorati, dimenticate l’ormai superata french manicure ad affidatevi alla raffinatezza dei colori nude. Dal panna, al rosa fino al beige, la gamma è infinita. Che si tratti del Pink Crush di Tom Ford o del Marshmallow di Essie, trovare il colore “basic” perfetto per la propria carnagione è tutt’altro che semplice. Orientatevi sui rosati se avete la pelle chiara e con sottotono freddo, via libera invece ai beige per le carnagioni dorate ed olivastre.

E voi di che smalto siete?

Trovate questo post nel blog Jaalia Style.

Rossi a confronto

Ogni rossetto rosso, si sa, è unico nel suo genere e non è uguale a nessun altro.
Un rossetto non si riduce semplicemente al colore: conta la corposità, la coprenza, la durata, il modo in cui ci sentiamo quando lo indossiamo.

Complice la curiosità della signorina Prezzemolo, ho messo a confronto due rossi che oltre ad essere simili tra loro sono anche entrambi di Max Factor.

Il primo è l’Intensely Red n°820 della linea Colour Collections mentre il secondo è il Colour Elixir in Ruby Tuesday, di cui vi avevo già parlato QUI.

La differenza nella colorazione è minima, entrambi sono rossi piuttosto neutri ma a mio avviso Ruby Tuesday ha un sottotono leggermente più blu che me lo fa preferire (anche perché si sposa meglio con la mia carnagione pallidina).

Anche le texture sono simili: entrambi molto coprenti e pigmentati.
Per la sua formulazione molto cremosa e nutriente Ruby Tuesday è leggermente più lucido (senza essere shimmer) mentre Intensely Red resta più mat, tanto che mi piace esasperare questo effetto con una spolverata leggera di cipria trasparente.


Nella prova “su strada” entrambi se la cavano molto bene ma la formulazione dei Colour Elixir unisce un’ottima durata ad un’idratazione persistente delle labbra che rende il Ruby Tuesday estremamente confortevole da indossare.

Il prezzo varia di poco: orientativamente 10 € per i Colour Collection e 12 € per i Colour Elixir Lipstick.
Questi ultimi hanno un packaging così elegante e una consistenza talmente bella che vale la pena provarli anche in altre colorazioni (ce ne sono tantissime).

Decretare un vincitore è arduo, ognuna di noi avrà sempre il suo preferito.
E se a qualcuno sembreranno “tutti uguali” poco importa, noi godiamoci il piacere sottile e la femminilità raffinata che solo un rossetto rosso sa dare.

Pastel spring

Spalancate le finestre e riponete gli sciarponi: la primavera sta arrivando e quest’anno ci vuole romantiche e un po’ vezzose.
Dimenticate le tinte fumose dell’inverno e calatevi nei panni della Maria Antonietta di Sofia Coppola, la regina francese interpretata dalla deliziosa Kirsten Dunst.

Gli abiti e il makeup rubano i colori a macaron e cupcake per riscoprirsi un po’ dolci e un po’ bambine.
Azzurro baby e rosa confetto, verde menta e acquamarina, salmone, turchese, lavanda e giallo mimosa: sbizzarretevi con le tonalità e mixatele tra loro, purché siano rigorosamente “pale”.
Anche le linee si fanno morbide e bon ton, ancora meglio se minimal, ma rese vivaci da un tocco di pizzo o da un fiocco tra i capelli.
Le linee dei blazer sembrano rubate agli armadi dei fidanzati, le spille retrò vengono direttamente dai portagioie delle nonne. È un’eleganza raffinata e perbene che necessita di tanto carattere e del giusto equilibrio per essere giovane e fresca senza diventare eccessivamente leziosa.

Pastel set

Le gote arrossiscono come appena baciate dal sole, le palpebre si illuminano e le unghie si colorano come gelée alla frutta. Persino i capelli si tingono di tonalità pastello e ci trasformano in principessine punk.
Noi vi lasciamo qualche esempio e qualche suggestione: cosa ne dite di questa invasione di nuances zuccherine?
Siamo curiosissimi di sapere come questa nuova tendenza si farà largo nei vostri armadi e nei vostri beauty case.
Il segreto, come sempre, è giocare con la moda senza dimenticarci chi siamo. E tenere sempre un paio di Converse nella scarpiera, proprio come Maria Antonietta.

Potete trovare questo articolo anche sul blog di Jaalia.
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Sanremo 2012 – i look della serata finale

Un podio tutto al femminile, alta moda e una buona dose di polemiche: siamo sopravvissuti anche a quest’edizione di Sanremo!
Diteci se state canticchiando “Carlocarlovorreitichiamassicarlo” o “La notte” e capiremo immediatamente di che umore siete ma ora siamo qui per tirare somme e (s)parlare dei look che questa finale ci ha riservato, a partire dalle tre finaliste di quest’anno.

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Sanremo 2012 – i look della quarta serata

Sarà la stanchezza, sarà lo shock di tornare alla “normalità” dopo l’adrenalina della terza serata con gli ospiti stranieri, sarà il profetico «ve ne pentirete di Belen», ma questo venerdì sanremese non ci regala grandi emozioni.
È stato decretato (senza entusiasmo) il vincitore tra i giovani e abbiamo risentito tutte le canzoni in gara con duetti che non hanno emozionato particolarmente.
Anche stavolta i protagonisti dell’Ariston si sono affidati ai propri designer di fiducia, impegnandosi (seppur con risultati alterni) ad essere eleganti senza rinunciare al proprio stile.

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Sanremo 2012 – i look della terza serata

Serata di duetti internazionali, la terza, in cui abbiamo dimenticato per un momento le canzoni in gara e abbiamo ascoltato -deo gratias- della bella musica.
Perdonatemi, sono vergognosamente di parte, ma la regina indiscussa della serata per me è Patti Smith.
Tailleur dal taglio maschile con camicia bianca e cravatta sottile, anfibi slacciati in maniera scomposta, la sua intramontabile frangia, il carisma e la voce di sempre.
Splendido il duetto con i Marlene Kuntz ma quando attacca “Because the night” sono lacrimoni.

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Sanremo 2012 – i look della seconda serata

Inutile negarlo: la seconda serata di quest’edizione di Sanremo non è stata monopolizzata dai giovani né dal tanto atteso arrivo della valletta infortunata.
La vera protagonista è stata Belen Rodriguez, e non solo per l’ormai celebre tatuaggio inguinale, ma per un fascino e per una padronanza sul palco davvero invidiabili.
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