Cinque in un baccello.

"Comunque quel filo sospeso lì, non può stare…"
"Capirai, stai sempre piena di fili!"

Ho sbuffato e non le ho dato ragione, ma ho pensato che ne avesse.
Forse amo troppo i grovigli per riuscire ad uscirne, per preferire l’ordine alla confusione, una sola strada ampia e dritta a trequattrocinque strade tortuose che si intersecano.
Si parlava di una lampada e di una scrivania.
Ma io mi diverto a leggere le cose in sensi multipli.
Mi viene automatico ormai. Lo faccio da sempre.
Ero una bambina che giocava con le parole, con le assonanze, con le omonimie e i doppisensi, con la pèsca e la pésca.
Poi sono cresciuta, e ho continuato a farlo.
Ma non avrei mai immaginato che riascoltando una delle mie fiabe preferite, un giorno, avrei riso tanto.

Dieci minuti del vostro tempo (con particolare attenzione alla seconda parte).  
Io dico che ne vale la pena.
Sono buffa e mi diverto per cose stupide, lo so.